michele franzini

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Michele Franzini

 

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Dopo gli iniziali studi accademici di pianoforte (sotto la guida dei Maestri Izabela Zielonka e, in seguito, Raimondo Campisi), dai quali ha tratto una particolare attenzione verso il tocco pianistico e le sonorità rigorosamente acustiche che caratterizzeranno anche parte della sua successiva ricerca musicale, si è impegnato nell'approfondimento delle materie teoriche, contrappunto e armonia, con particolare interesse per il mondo della musica afroamericana, fino a divenirne un apprezzato didatta. Ha ottenuto con pieni voti e lode il Diploma Accademico di Secondo Livello (biennio di specializzazione) in Jazz presso il Conservatorio "N.Paganini" di Genova, con il Maestro Pietro Leveratto.
Come solista, compositore e arrangiatore di matrice strettamente jazzistica, ha svolto pratica professionale collaborando con formazioni di alto livello e di diverse aree, avendo l’opportunità di esprimersi in una grande varietà di situazioni, dal jazz tradizionale alla libera improvvisazione, dal duo alla big band, suonando nei principali jazz club e nell’àmbito di rassegne e festival, in Italia e all’estero, fino ad essere segnalato per più anni consecutivi da alcuni critici come “miglior nuovo talento” nel referendum annuale della rivista “Musica Jazz”.
L'attività concertistica e quella in sala incisione per la registrazione di vari CD, lo hanno visto impegnato al fianco di numerosi musicisti, italiani e internazionali, tra i quali Andrea Dulbecco, Ralph Alessi, Emanuele Cisi, Brian Lynch, Lee Konitz, Mauro Negri, Tiziana Ghiglioni, Tino Tracanna, Larry Schneider, Rudy Royston, Tito Mangialajo Rantzer, Paula Santoro, Francisco Mela, Massimo Manzi, Greg Osby, Luca Aquino, Fabrizio Bosso, Francesca Ajmar, Tollak Ollested, Beppe Aliprandi, Humberto Amesquita, Rudi Manzoli, Marco Brioschi, Mauro Brunini, Luca Calabrese e HIGHRAVE, Marco Castiglioni, Francesco D’Auria, Eleonora D'Ettole, Miniufo project, Ferdinando Faraò, Yuri Goloubev, Pietro Leveratto, Gianpiero Lo Bello e GLOB Quartet, Paolo Maffi, Marco Maggiore, Francesco Manzoni, Roberto Mattei, Alberto Micciché, Fabrizio Spadea, Marco Mistrangelo, Tarcisio Olgiati, Alex Orciari, Claudio Ottaviano, Roberto Paglieri, Maria Patti, Massimo Pintori, Tullio Ricci, Massimiliano Rolff, Pietro Sala, Michele Salgarello, Vittorio Sicbaldi, Eva Simontacchi, Nicola Stranieri, Dimitar "Mitko" Liolev, anche in progetti a proprio nome.

 

STAMPA:

… the record presents ten Franzini pieces that fall within the mainstream/progressive Bop arena, with an air of mistery that adds to the emotional content of the majority of these excursions...
…a sound that demonstrates a firm grasp of the modern mainstream players (Hancock/Tyner et al.)…
…as for the addition of Brian Lynch, the hookup works wonderfully…
…the strongest tracks, though, are those that utilize Franzini’s keen writing abilities that play with expectations…
…a definite keeper that demonstrates the continuing vitality of italian jazz.

(“CADENCE”, April 2006)

…al lato compositivo viene data particolare importanza: nessuna nota è buttata giù alla buona; c’è in ogni tema impegno e ricerca di qualcosa di originale…
…l’intesa è perfetta, continua e intensa, oltre che per la bravura dei musicisti, per la loro pluriennale collaborazione…

(Aldo Gianolio, "MUSICA JAZZ", Gennaio 2006)

… the music exhibits the ability to motivate action through the united drive of the trio.
… ripe rhythms are integral to the music, making the pace typically lively and the spirit highly active.
…They keep the wheel spinning with a balanced attack of intricate improvisations constructed under attractive melody lines. It results in an attractive trio package of improvised music.

(“CADENCE”, April 2004)

…Franzini ha una visione del jazz consapevole e al tempo stesso fresca, molto duttile pur all'interno di una precisa linea stilistica…
(Claudio Sessa, "MUSICA JAZZ", Aprile 2003)

…il pianista Michele Franzini dà anche un ottimo contributo come compositore di temi molto belli e singolarmente adatti al clima mainstream del gruppo…
(Franco Fayenz, note di copertina del CD "Hidden Colors", 2002)

…tutto il resto -scansioni, ricercatezza armonica, soluzioni melodiche- è invece intonato alla più stretta attualità, che il pianista sembra amministrare, secondo propensioni chiaramente intimistiche e con molto acume, forte di una preparazione strumentale e di una cultura musicale non indifferenti...
…Franzini ha poi al proprio attivo una buona intuizione ritmica e un'accattivante inventiva e sa dispensarle in misura e spontaneità pressochè identiche su svariati versanti (compreso quello compositivo)…

(Bruno Schiozzi, "MUSICA JAZZ", Agosto 2000)